Nell’ambito delle attività previste dalla DGRC 180/2019 del 24/04/2019, la Regione Campania sta promuovendo, tra le altre, un’azione di monitoraggio dell’aria e delle acque per approfondire le conoscenze in alcuni contesti campani, tra le quali rientrano la bassa Valle del Sabato e Valle dell’Irno.
Sotto il coordinamento dell’IZSM, in collaborazione con il CNR – Istituto sull’Inquinamento Atmosferico – e l’ARPAC, in tali contesti, sarà installata una rete di campionatori di particolato atmosferico disposti in maniera ragionata, composta da circa 30 campionatori (20 in valle del sabato e 10 in valle dell’irno) finalizzati all’analisi di dettaglio spaziale – che saranno posizionati nei due areali di interesse – e 3 campionatori (2 in valle del sabato ed 1 in valle dell’irno) che effettueranno misure giornaliere (24 ore) per un totale di 100 giorni di campionamento. Questi ultimi campionamenti saranno effettuati durante tre campagne di misura, durante l’estate, l’autunno 2022 e l’inverno 2022-2023, in modo da catturare le diversità nella composizione del PM che sono legate alla stagionalità.
Le attività di questa Azione sono finalizzate ad effettuare una caratterizzazione chimica quanto più possibile completa delle polveri atmosferiche inferiori ai 10 micron di diametro aerodinamico (PM10), stimarne la tossicità, identificarne le sorgenti principali (erosione del suolo e risospensione di materiale depositato a terra, trasporto da lunga distanza, emissioni da traffico veicolare, emissioni da riscaldamento domestico a biomasse, reazioni secondarie in atmosfera, emissioni da impianti industriali) e valutare i contributi attribuibili a ciascuna sorgente. All’analisi delle polveri verrà affiancata la valutazione dei composti organici volatili (VOC), per ottenere un quadro più completo delle possibili specie nocive per la salute umana, e la determinazione del potenziale ossidativo, per ottenere una stima della tossicità del PM.
Per quanto concerne le acque, è stato sviluppato un modello integrato di analisi sanitario-ambientale che prevede il prelievo e l’analisi in laboratorio di acque sotterranee in pozzi privati ad uso agricolo e zootecnico. La rete di monitoraggio va ad integrare e a completare quella curata dall’ARPAC che comprende, allo stato attuale, 298 stazioni di campionamento distribuite su 79 corpi idrici sotterranei significativi.